Carcinoma a cellule di Merkel: Pembrolizumab prolunga la sopravvivenza


Il carcinoma a cellule di Merkel è un tumore cutaneo, raro, maligno, causato nell’80% dei casi da un virus. Colpisce anziani e persone con immunodepressione.

I risultati di uno studio condotto da ricercatori della Johns Hopkins University e del Fred Hutchinson Cancer Research Center, hanno evidenziato l'efficacia di Pembrolizumb ( Keytruda ), un unibitore del checkpoint immunitario.

Pembrolizumab, un anti-PD-1, è stato impiegato in prima linea su 50 pazienti con carcinoma a cellule di Merckel recidivato, localmente avanzato o metastatico.
Il 56% dei pazienti ha presentato una risposta di lunga durata e nel 24% di questi il tumore è scomparso del tutto.
Il 70% circa dei pazienti era vivo a due anni dall’inizio del trattamento.

Il carcinoma a cellule di Merkel, è una malattia rara che colpisce meno di 2.000 persone l’anno negli Stati Uniti.
È una patologia dell’anziano e dei soggetti immunodepressi, causata nell’80% dei casi da un virus ( poliomavirus a cellule di Merkel ). I restanti casi sono stati collegati all’esposizione ai raggi ultravioletti.

Pembrolizumab, somministrato per via endovenosa ogni tre settimane fino a due anni consecutivi, si è dimostrato efficace sia nelle forme causate dal virus, che nelle altre. A rispondere meglio sono le forme che esprimono anche la proteina PD-L1. Sebbene in generale ben tollerato, il 28% dei pazienti ha presentato effetti indesiderati gravi, compreso un decesso correlato al trattamento. ( Xagena_2019 )

Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2019

Xagena_Medicina_2019