Tumore al polmone e mesotelioma: la riattivazione mirata dell’oncosoppressore RBL2/p130 attraverso l’inibizione della proteina AKT ha dimostrato efficacia in linee cellulari


Il tumore al polmone e il mesotelioma potrebbero in futuro essere controllati attraverso strategie terapeutiche condotte con farmaci mirati a inibire la proteina AKT e quindi a riattivare l’attività di oncosoppressore della proteina RBL2/p130.
È la conclusione a cui giunge lo studio diretto da Antonio Giordano, del dipartimento di Medicina, chirurgia e neuroscienze dell’Università di Siena, e Sbarro Institute della Temple University di Philadelphia, in collaborazione con ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, Fondazione G. Pascale.

Lo studio, appena pubblicato sulla rivista Oncogene, ha dimostrato come in linee cellulari l’inibizione attraverso la molecola Akt Inhibitor VIII della proteina AKT, la cui presenza è determinante nella proliferazione delle cellule tumorali, possa favorire la stabilità e la localizzazione nel nucleo della cellula dell'oncosoppressore RBL2/p130, andando a ridurre la vitalità delle cellule tumorali.
Nella sperimentazione, infatti, la disattivazione farmacologica della proteina AKT ha provocato l’arresto del ciclo cellulare e la conseguente morte delle cellule di cancro polmonare e mesotelioma.

E' stato scoperto che il silenziamento di RBL2/p130 riduce fortemente la morte cellulare indotta mediante il blocco di AKT, identificando così un ruolo cruciale di RBL2/p130 nel determinare il destino cellulare in seguito alla inibizione di stimoli oncogenici.
L’inibizione di AKT, infatti, funziona in sinergia con inibitori delle chinasi ciclina dipendenti, anch’essi in grado di riattivare il potenziale oncosoppressore di RBL2/p130.

Questa potrebbe essere una strategia antitumorale molto promettente: sia gli inibitori di AKT che di CDK sono due classi di farmaci attualmente in fase di sperimentazione clinica, mirata ad altre patologie.
Lo studio si è incentrato principalmente sul carcinoma polmonare e sul mesotelioma ma potrebbe essere valido anche contro altri tipi di tumore.

È stato, nel 1993, Giordano a individuare e clonare il gene oncosoppressore, l’RBL2/p130, la cui funzione è di primaria importanza nel ciclo cellulare, controllando la corretta replicazione del DNA e prevenendo, essenzialmente, l’insorgenza del cancro. ( Xagena_2018 )

Fonte: Università di Siena, 2018

Xagena_Medicina_2018