Ayvakit per il trattamento dei tumori stromali gastrointestinali con mutazione di PDGFRA


L' FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Ayvakit ( Avapritinib ), un inibitore della chinasi, per il trattamento dei tumori stromali gastrointestinali ( GIST ) metastatici o non-resecabili negli adulti, che presentano una mutazione dell’esone 18 del recettore alfa del fattore di crescita derivato dalle piastrine ( PDGFRA ).

I GIST comprendono tumori del tratto gastrointestinale che si sviluppano principalmente nello stomaco o nell’intestino tenue a partire da cellule nervose specializzate presenti nelle pareti del tratto gastrointestinale e che coadiuvano il movimento del cibo attraverso l’intestino e controllano vari processi digestivi.
Una o più mutazioni nel DNA di una di queste cellule, precisamente mutazioni attivanti il PDGFRA, sono risultate correlate allo sviluppo di GIST; circa il 10% dei casi di GIST coinvolge, infatti, mutazioni di questo gene.

L'approvazione di Ayvakit è conseguente ai risultati di uno studio clinico che ha coinvolto 43 pazienti con tumori GIST che presentavano una mutazione dell’esone 18 PDGFRA, 38 dei quali con mutazione PDGFRA D842V, la mutazione più comune di questo esone.
I pazienti hanno ricevuto Ayvakit al dosaggio di 300 mg o 400 mg per via orale una volta al giorno fino a progressione della malattia o a comparsa di tossicità non-tollerata.
La dose raccomandata definita dallo studio è di 300 mg una volta al giorno.
L’endpoint dello studio era il tasso di risposta globale, cioè il numero di pazienti con scomparsa completa o parziale del tumore durante il trattamento.
Nei pazienti che presentavano una mutazione dell’esone 18 PDGFRA il tasso di risposta globale è stato dell’84% ( 7% risposta completa e 77% risposta parziale ) e nel sottogruppo di pazienti con mutazioni PDGFRA D842V il tasso di risposta globale era dell’89% ( 8% risposta completa e 82% risposta parziale ).
Relativamente al profilo di tollerabilità del farmaco, le reazioni avverse riportate più frequentemente nei pazienti trattati con Ayvakit sono state edema, nausea, affaticamento, astenia, deficit cognitivo, vomito, diminuzione dell’appetito, diarrea, alterazioni del colore dei capelli, aumento della lacrimazione, dolore addominale, costipazione, eruzione cutanea e vertigini. Ayvakit può causare anche effetti sul sistema nervoso centrale, tra cui disturbi del sonno, disturbi dell’umore, disturbi del linguaggio e allucinazioni.

Ayvakit ha ricevuto la designazione di terapia fortemente innovativa ( Breakthrough Therapy ). ( Xagena_2020 )

Fonte: FDA, 2020

Xagena_Medicina_2020