L'FDA ha approvato Vitrakvi sulla base di una particolare alterazione genetica, la fusione del gene TRK, invece che in base al tipo di tumore


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha concesso l’approvazione con procedura accelerata per Vitrakvi, il cui principio attivo è Larotrectinib.
Il farmaco non colpisce uno solo tipo di cancro, ma diversi: tumori che in comune non hanno la sede, o il tessuto, o l’organo colpito, ma una specifica mutazione genetica.

L'approvazione segna un nuovo paradigma nello sviluppo di farmaci antitumorali che non riconoscono un tessuto ma un biomarcatore.

Larotrecnib, che potrà essere utilizzato negli adulti e nei bambini, è un inibitore altamente selettivo delle proteine di fusione NTRK, che sono il risultato di una alterazione genetica che si verifica quando il gene TRK si fonde con altri geni.
Le proteine di fusione TRK, funzionano come un interruttore, cioè attivano il tumore, stimolando le cellule tumorali a moltiplicarsi.

Il meccanismo alla base di Larotrectinib è stato scoperto negli anni Ottanta, e da allora sono stati individuati oltre 50 geni diversi in grado di fondersi con un gene TRK.
Nei tumori più frequenti, questa fusione si verifica sporadicamente ( 0.5-1% dei casi ), ma nelle forme rare ( ad esempio nei tumori a carico delle ghiandole salivari, nel carcinoma giovanile della mammella, o nei fibrosarcomi pediatrici ) più di 90 volte su 100.

Nel 2016 l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti aveva accordato a Larotrectinib lo stato di terapia innovativa per la cura dei tumori solidi pediatrici e degli adulti non-operabili o metastatici, positivi alla fusione TRK, che peggioravano nonostante le chemioterapie tradizionali o che non potevano essere trattati in altro modo.

L'efficacia di Larotrectinib è stata studiata in tre studi clinici che hanno incluso 55 pazienti pediatrici e adulti affetti da ben 17 tipi di tumori solidi differenti per organo colpito, portatori della fusione TRK, nessuno dei quali aveva risposto al trattamento con lo standard di cura.
Larotrectinib ha dimostrato un tasso complessivo di risposta del 75%. Una risposta che nel 73% dei casi è durata almeno sei mesi e nel 39% un anno o oltre.
Tra i tipi di tumore positivi alla fusione TRK che hanno risposto bene al farmaco c’è il sarcoma dei tessuti molli, il carcinoma delle ghiandole salivari, il fibrosarcoma infantile, il carcinoma della tiroide e del polmone.
Gli effetti indesiderati comuni riportati dai pazienti trattati comprendono: affaticamento, nausea, tosse, stitichezza, diarrea, vertigini, vomito e aumento dei livelli ematici di transaminasi AST e ALT. ( Xagena_2018 )

Fonte: FDA, 2018

Xagena_Medicina_2018